Lettera22punto0 – Blog di Loris Pironi

30 settembre 2009

Carta straccia e tv spazzatura, il buon costume non basta più. Si modifichi la Costituzione

top-cat_riunione di redazione

Notizie-spazzatura? Diamole ai gatti (qui il simpaticissimo Top Cat con la sua redazione, pardon, con la sua gang)

L’articolo 21 della Costituzione, alla fine del primo periodo dell’ultimo comma, recita testualmente: “Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume”. Vogliamo che sia integrato con “o lesive della dignità della persona o del diritto alla riservatezza”? E’ questo il senso della proposta di modifica che il Presidente Emerito Francesco Cossiga ha sottoscritto, insieme ad altri 40 senatori, per contrapporre una diga al dilagante imbarbarimento dei media, stampa e tv in un unico calderone. Siete d’accordo con questa proposta? Intanto ci si interroga in questi giorni sulla libertà di stampa. Può darsi che in uno dei miei prossimi post mi cimenterò con qualche sano ragionamento sul grande dilemma di questi giorni: la libertà di stampa (in Italia, non in Venezuela) è davvero a rischio? I poveri Santoro, Vauro, Travaglio, Fazio (ma lui che c’entra?), martirizzati – ma oggi santificati – da un debordante Premier, sono davvero la bandiera di una categoria che rischia di essere ammainata? Personalmente ritengo la manifestazione programmata in difesa della libertà di stampa una ridicolaggine, nella migliore delle ipotesi una iniziativa strumentale. Il vero problema è la deriva trash del giornalismo, sempre più costretto a frugare nel bidone della spazzatura per scovare qualcosa da tirare addosso all’avversario di turno. Solo che non dovrebbe pensarci la politica – mi riferisco soprattutto al caso Rai ma anche alla proposta di modifica della Costituzione – ad arginare (per le proprie convenienze di parte) questo che è un problema reale. Dovrebbero essere gli stessi giornalisti ad avere un proprio decoro personale. E dove non ci arrivano loro, cioè noi, dovrebbe pensarci (utopia) l’Ordine dei Giornalisti. Altrimenti prima o poi finiremo per trovarci in tv una qualche escort a spiegarci come va il mondo…

24 settembre 2009

I have a dream: un giornale che sia libero (con la L minuscola…)

Filed under: Giornalismi — lettera22punto0 @ 5:54 PM
Tags: , , , , , , , , ,

il fatto quotidianoCome promesso sono riuscito a farmi mettere via una copia del primo numero del Fatto Quotidiano. L’ho sfogliato, l’ho letto, da addetto ai lavori mi è piaciuto, pur non essendo in linea con la linea editoriale. Non mi soffermo sui refusi come già ha fatto qualcuno per attaccare il giornale di Padellaro, Travaglio e co.: quelli non contano, non dicono niente. Ribadisco il concetto già affermato dopo aver visto il giornale di sfuggita due ore dopo che era uscito in edicola, e cioè che la grafica è un po’ troppo spartana (anche l’occhio vuole la sua parte). Ma anche questo è marginale. Nessuna sorpresa sulla qualità dei giornalisti, né sugli argomenti trattati (quanta voglia di scoop giudiziari!). Dicono che alla fine siano state stampate 100 mila copie più altre 50 mila di ristampa per il primo numero, e oggi in edicola sono arrivate circa il doppio delle copie. Tiratura da buon giornale, quasi ottimo, se si considera che in Italia si leggono troppo pochi quotidiani. Per capire a che altezza si attesterà nella classifica dei giornali più venduti, occorrerà aspettare almeno un’altra decina di giorni. Sfogliando il Fatto mi è venuto però da riflettere sul fatto che in edicola il giornale dei miei sogni non esiste. Un giornale libero, indipendente. Indipendente dalla politica, dalle idee politiche, che stanno appiattendo la stampa sulle posizioni dei partiti (dei loro leader). Un giornale che non attacchi la destra perché è asservito al Pd, un giornale che non attacchi l’opposizione perché è di proprietà o comunque vicino al Premier. Un giornale che non attacchi tutti perché è vicino a Di Pietro. Un giornale libero, insomma, non so se mi avete capito, di quelli che non ci sono più. Di quelli che forse non ci sono mai stati. Non mi voglio aggrappare al fantasma di Indro Montanelli, vorrei soltanto trovare un giornale fatto di giornalisti bravi, coraggiosi, che sappiano scovare le notizie anche senza rovistare nei cestini della carta straccia, che abbiano anche proprie idee (perché prediligere i fatti e fare la guerra alle opinioni?) non genuflesse davanti a questo o quel potere.

I have a dream: un giornale che sia libero (con la L minuscola). Per davvero.

23 settembre 2009

Colpo di scena, Il Fatto Quotidiano va subito a ruba…

Filed under: Giornalismi — lettera22punto0 @ 10:26 am
Tags: , , , , , ,
La prima Prima del Fatto

La prima Prima del Fatto

Un aggiornamento sul Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Antonio Padellaro che oggi esce per la prima volta in edicola e che sta destando parecchie curiosità, anche più di quanto ci si potesse aspettare per un nuovo giornale. Secondo le prime dichiarazioni sono state tirate 50 mila copie. Tutte ovviamente “bruciate” nella primissima mattinata, tanto che in radio il direttore ha anticipato la possibilità di una prontissima ristampa. Io il giornale me lo leggerò tranquillamente stasera (prudentemente me lo sono fatto mettere da parte…), ma ho avuto modo comunque di vedere la prima pagina. Devo dire che la grafica non è entusiasmante, ma in fondo se è come dicono “un giornale di giornalisti”, i giornalisti da sempre la grafica non la considerano o nella migliore delle ipotesi la strapazzano. Come notizia principale c’è Gianni Letta, indagato per abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa aggravata, uno scoop giudiziario che anche in questo caso non sorprende come genere, vista la presenza di alcuni magistrati tra le “firme” e la malcelata amicizia con il partito di Di Pietro. Ad ogni modo, a margine di questa “prima”, un paio di cose fanno effetto. Innanzitutto la stima di tanti lettori, uno zoccolo duro da fare invidia. E poi l’invidia – appunto – di tanti colleghi, che da destra e da sinistra hanno sputato veleno su questa nuova avventura o l’hanno “censurata”, finendo per fare involontariamente un grande “spot” a Travaglio e co. che sull’astio – elargito a piene mani e ricevuto con altrettanta abbondanza – hanno costruito la propria fortuna.

Comunque domani, dopo averlo letto con calma, vi dirò cosa ne penso.

22 settembre 2009

Il Fatto è che nasce un nuovo giornale. E giù polemiche, prima ancora che parta

giornaliProprio nei giorni in cui la Federazione della Stampa vorrebbe fare una manifestazione per la libertà di stampa (salvo poi rimandarla), parte una nuova iniziativa editoriale, e ve la voglio segnalare. Domani mattina sarà infatti in edicola Il Fatto Quotidiano, direttore Antonio Padellaro. Sarà un “giornale di giornalisti”, che è diventato un po’ il motto, in questa fase di lancio, con grandi firme, giornalisti molto conosciuti (apprezzati o detestati, a seconda da che parte si guardano), a partire da Marco Travaglio, Peter Gomez, Marco Lillo, Stefano Feltri e, alla rubrica delle lettere, Furio Colombo. L’“autopromo” del Fatto parla di un giornale senza padroni e senza finanziamenti pubblici. Sarà schierato politicamente a sinistra, ma in maniera diversa da Repubblica o L’Unità (che infatti, secondo i maligni, finora hanno volutamente ignorato questa iniziativa editoriale). Si manterrà principalmente con gli abbonamenti, cartacei e in pdf, ha già fatto molto parlare di sé. Il Foglio, il giornale di Giuliano Ferrara, ha pubblicato un articolo cliccatissimo sul web e ripreso da tanti blogger in cui lo definisce “il primo giornale che quando lo tocchi fa tin tin”, polemicamente, s’intende, alludendo al fatto che ha già raccolto circa 30 mila abbonamenti così, sulla fiducia.

In bocca al lupo per la nuova avventura, intanto il mio edicolante di fiducia, Davide, sa già che mi deve mettere da parte la prima copia.

Blog su WordPress.com.