Lettera22punto0 – Blog di Loris Pironi

11 Maggio 2010

La nube di cenere torna su tutta l’Italia. Vulcani, tra leggende metropolitane e scommesse: quale sarà il prossimo a eruttare?

Eccola qui, è tornata a lambire i cieli italiani. La nube vulcanica scaturita dal cratere dell’Eyjafill, il vulcano che si trova all’interno del ghiacciaio Eyjafjallajokull, dopo aver raggiunto l’Italia una prima volta nei giorni scorsi pare sempre più vicina a tornare sul Belpaese.

Nella giornata di oggi (11 maggio) l’Enac potrebbe annunciare un nuovo stop ai voli (ipotesi esclusa in mattinata dal Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli): attorno alle 14 la nube dovrebbe essere stabilmente sull’Italia, dopo aver invaso il Mediterraneo occidentale fino alla Sardegna e alla Corsica, coprendo anche Piemonte, Liguria e buona parte della Lombardia. Lo ha spiegato il climatologo dell’Enea Vincenzo Ferrara, che ha aggiunto che entro le ore 20 di oggi la nube di ceneri si estenderà su parte del Veneto, sull’Emilia Romagna, sulla Toscana e sull’alto Lazio. Infine, entro la tarda notte tra martedì e mercoledì (le ore 2 circa) coprirà tutta l’Italia settentrionale e centrale, escluso il Molise. Ferrara evidenzia che si tratta della parte più bassa della nube di cenere, quella che si è attestata attorno ai 6-7 mila metri di altitudine, la più pericolosa per i voli aerei, mentre gli esperti dicono che il punto più alto raggiunto dall’alto pennacchio di cenere sia attorno quota 10 mila metri.

La nube intanto, dopo aver toccato (e appiedato) Spagna e Portogallo, è arrivata sino in Marocco (sei scali chiusi). Mentre incominciano a circolare notizie più vicine a leggende metropolitane che altro. L’ultima riguarda il malore di un pilota della compagnia Air France, decollato da Perpignan e diretto a Parigi: secondo uno dei sindacati della compagnia di bandiera transalpina in cabina è stato avvertito odore di zolfo e uno dei piloti è stato colto da vertigini. Peccato che l’aria che respirano i piloti sia la stessa dei passeggeri (nessuno ha avvertito nulla) e poi, una volta a terra, i controlli (ovviamente ancora più accurati) non hanno evidenziato anomalie che potessero stabilire l’attraversamento di ceneri vulcaniche.

Infine una curiosità: i bookmakers inglesi, pronti a scommettere su tutto, ma proprio su tutto, sono pronti ad accettare puntate sul prossimo vulcano che si risveglierà.

Le quote oggi danno il Katla, altro ormai famigerato vulcano islandese, vicino di casa dell’Eyjafill, che infatti è dato a 3,25. Al secondo posto è il Monte Unzen, in Giappone (dato a 5). A 11 è data un’altra eruzione dell’Eyafjallajokull, il Vesuvio è dato a 13. Più indietro lo Stromboli, quotato a 20, e l’Etna: una sua eruzione pagherebbe 29 volte la posta.

Giocarsi il Katla, oggi, sarebbe sin troppo facile. Dovessi scommettere, personalmente punterei sull’Etna, che già da tempo borbotta un po’.

Foto Peter Vancoillie (Fonte http://www.nationalgeographic.it)

Una nota infine sulla fotografia: non è l’Olimpo, i fulmini che si sprigionano sulla sommità dell’Eyjafjallajokull sono stati catturati da Peter Vancoillie e la fonte è il neonato sito del National Geographic Italia. Iniziativa di cui vorrei parlare, quando ne avrò l’occasione.

1 commento »

  1. […] non significa che il Katla non avrà un’eruzione spettacolare: si tratta pur sempre di uno dei vulcani attivi a maggior rischio di attività. Tanto che – ricorda ancora Frímann, è stato protagonista di una piccola eruzione il 10 luglio […]

    Pingback di Vulcani, in Islanda il Katla pronto a eruttare. Probabili problemi per i voli. Smentito l’allarmismo della BBC sul possibile impatto globale dell’eruzione « Lettera22punto0 – Blog di Loris Pironi — 7 dicembre 2011 @ 11:52 am | Rispondi


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