Lettera22punto0 – Blog di Loris Pironi

15 ottobre 2009

Una domanda spacca in due il mondo del calcio: tra Lippi e Maradona chi è il più simpatico?

Marcello lippiDiego Armando maradona1

Visto che ci ho preso gusto lasciamo da parte per un attimo le questioni giornalistiche, il vero grande dilemma che tormenta (…) gli addetti ai lavori, ovvero se la libertà di stampa sia davvero in pericolo oppure no.

Parliamo della cosa che maggiormente interessa gli italiani. La D’Addario? Nooo. Le primarie del Pd? Figuriamoci. La fame nel mondo, che è un affare che riguarda oltre un miliardo di persone (100 milioni in più rispetto all’anno scorso)? No grazie meglio pensare ad altro, pena la gastrite.

Parliamo di calcio.

La nazionale di Marcello Lippi si è guadagnata la qualificazione per i mondiali in Sudafrica, dove dovrà difendere il titolo conquistato in Germania tre anni fa. Anche l’Argentina di Diego Armando Maradona ha acciuffato, per i capelli, un posto in Sudafrica, battendo nell’ultima partita, al Centenario di Montevideo, l’Uruguay.

Ecco, probabilmente Marcello Lippi e Diego Armando Maradona – i cui meriti sono indiscutibili (quelli di Maradona almeno come calciatore) – potrebbero giocarsi la finale del campionato del mondo di antipatia. Dopo il novantesimo, il nostro bel Ct di Viareggio, anziché festeggiare la rocambolesca vittoria finale contro Cipro, se l’è presa con i tifosi di Parma. Che magari avevano pagato per assicurarsi il biglietto per poter spingere l’Italia all’ultima decisiva vittoria (per fortuna non ce n’è stato bisogno) e invece si sono visti schierare una Italia-2 con 11 riserve in campo, che dopo un primo tempo onestamente brutto stava perdendo per 0-1, che è finita addirittura sotto per 0-2 contro il modesto Cipro. Un’Italia da sbadigli, insomma, poco concentrata, svogliata, fino a che il rischio figuraccia non ha messo un po’ di pepe nelle gambe. Un’Italia da fischi? Forse, anche se la posta in gioco era nulla, se non l’onore (che cos’è, in fondo, al giorno d’oggi). Ma di azzurri senza voglia se ne sono visti troppe volte in passato per non far venire la voglia di fischiare. Anzi, se non ci fossero stati i fischi del Tardini, chissà se Gilardino e soci si sarebbero svegliati. Fatto sta che i fischi sono arrivati, assieme ai cori per Cassano (ammettiamolo, Cassano come Pazzini oggi meriterebbe una maglia da titolare). Ed è forse questo che ha fatto imbelvire il nostro bel ct. Che alla fine, anziché ringraziare i giocatori che ce l’hanno messa tutta (per 20 minuti su 90, ma va bene così), anziché elogiare un gruppo cui si può dire tutto tranne che non ha carattere, se l’è presa con il pubblico perché ha scandito ai suoi pupilli, nel momento massimo dell’indolenza, il vecchio consiglio di andare a lavorare. Certo, poi c’è stato anche quel riferimento a Cassano (a proposito, ma che gli avrà fatto a Lippi?) e il Ct ha sbottato due volte in cinque minuti davanti alle telecamere della Rai.

Beh, diciamo che c’è chi sta peggio. L’Argentina, con fior di campioni – vedi Messi – ha rischiato un’eliminazione assolutamente clamorosa. E Maradona che fa? Prima piange come un vitellino al macello, poi se la prende con i giornalisti, colpevoli – sempre loro – di aver gufato dall’inizio alla fine del girone eliminatorio. In conferenza stampa dopo la partita li ha apostrofati in malo modo, utilizzando un gergo più adatto ai peggiori bar di Mar del Plata o de l’Avana, piuttosto che alle telecamere della televisione nazionale.

Ebbene, voi chi preferite? Chi è più simpatico dei due? A chi preferireste dire in faccia che giocare una partita di pallone la settimana forse è meglio che farsi il turno in fabbrica? E che se pagate il biglietto per tifare la nazionale, magari vi piacerebbe vederla giocare?

E se qualcuno conosce un commissario tecnico in giro per il mondo che meriti più di loro in questa speciale graduatoria, non esitate a farvi avanti. Tanto non lo dico a nessuno.

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